IN CALIFORNIA FA FREDDO…ECCO!
Il mio errare negli Stati Uniti d’Amerega (west Amerega per la precisione) è terminato!
Dopo il viaggio della speranza di andata (ritardi,scali e un fastidioso prurito intimo) durato una cosa come 18 ore, siamo arrivati a San Francisco. Qualche giorno dopo da lì siamo partiti per il tour dei parchi e delle città ricoprendo oltre la California, gli stati del Nevada, Arizona e Utah.
I parchi sono meravigliosi!esplosioni di natura a tutto tondo, incroci di paesaggi diversi, animali in ogni dove!siamo passati dalla neve e gli orsi di Yosemite ai 41 gradi e sabbia della Death Valley. Dalle montagne dolomitiche di Zion al lago enorme di Page.L’immensità del Grand Canyon e lo scenario da vecchio film western della Monument Valley.
Le città sono state nell’ordine: San Francisco, Las vegas e Los Angeles.
San Francisco è molto carina e a differenza delle altre due, è più a misura di uomo…un uomo molto grasso e cinese magari. Le salite (e di conseguenza discese…)sono una sua caratteristica assieme ai tram colorati ed affollati,alla sua Lombard Street tutta curve e al freddo…fa un freddo assurdo!La costa è organizzata con un porto folcloristico,negozi attira turisti e ristoranti dai menù a base di granchio gigante.La vicina isola di Alcatraz vale una mezza giornata di visita.Al costo di un dollaro si porta via una comoda guida in italiano per girarla da soli e gratuitamente distribuiscono delle (graziosissime!) cuffiette con audioguida.
Las Vegas:dei prati da cui prende il nome è rimasto ben poco.E’ un pò deludente, non tanto per la finzione di cui è fatta (aiuole di prato sintetico con suono di grilli anch’esso sintetico) ma perchè, se si è superata la mezzanotte e si ha voglia, che sò, di prendere un amaro, un gin tonic o un cordiale con gli amici si resta, quasi sicuramente,a bocca asciutta!Tranne i casinò sempre aperti infatti, il resto dei locali (anche il mitico Coyote Ugly all’hotel New York New York), dopo lo scoccare della mezza chiude. Per non parlare della prostituzione (a me cara!ahahah) che è vietatissima e sanzionata da leggi molto dure.Della Sin City non ha davvero nulla.
Los Angeles va girata tanto, le si devono dedicare alcuni giorni. E’ una città immensa, formata da diversi quartieri, ognuno con le sue tradizioni,abitudini e alcune volte leggi. Come scrisse una giornalista Newyorkese, Los Angeles altro non è che 20 quartieri in cerca di una città. Io e il mio gruppetto di avventurieri l’abbiamo raggiunta come ultima tappa e questo vuol dire che eravamo stanchi, provati e con poche mutande pulite in valigia. Non ce la siamo goduta molto in effetti. Los Angeles andrebbe prima di tutto respirata!è una città pregna di storia.Tutto il resto, e mi riferisco ad hollywood e i pozzi di petrolio,è venuto molto dopo, dopo i nativi,dopo i primi spagnoli colonizzatori,dopo la ferrovia e i bellissimi palazzi antichi.Per essere turista fino in fondo però,non vanno comunque trascurati i quertieri e i luoghi più conosciuti dalla massa e mi riferisco a Beverly Hills con le sue villone appariscenti,le stelle con i nomi dei famosi e mani e piedi nel cemento di attori vivi e non.Una visita agli Universal Studios è da fare.Con 80 dollari si ha libero accesso a tutte le attrazioni,alcune davvero divertenti.Santa Monica,Venice e Malibù vengono surclassate a mani basse da una qualsiasi spiaggia toscana.
E’ stato un bel viaggio.